Culpeper Community Garden is a well established and beautifully run public park and environmental community project in the very heart of Islington, London.
Culpeper is an organic garden with a rich and varied array of plants. Trees, shrubs and a wealth of herbaceous perennials and all kinds of herbs and seasonal vegetables grow on the plots.
Tending the garden is a communal effort by garden members and volunteers. Though the garden is divided up into plots for each resident gardener to grow his/her own piece of land, vegetation flows quite naturally from one plot to the other, turning from more ornamental to more productive ones without one really noticing, thanks to some common rules, a sound management and a shared feeling about what the garden is about.
During my visit there I was welcomed by one of the head gardeners who introduced me to the philosophy of place. Managed by and for local people this garden is "90% about the people, and 10% about the gardening". And i did meet people of all ages and countries of origin, gardeners, clerks during there lunch break, a homeless, mothers and their kids.
The garden has quite a casual feel about it. A sound foundation design is the perfect set for the vegetation to take the scene. Casual as the plantings may seem, there are some spots, corners, views where you find brilliant combinations of plants and an impeccable sense for colour, form and scale, granting an overall sense of unity and beauty. Great job!
Il Culpeper Community Garden, nel cuore di Islington a Londra, è un giardino pubblico ben avviato e gestito alla grande, si tratta anche di un progetto sociale per la salvaguardia ambientale.
Si tratta di un giardino coltivato secondo i dettami del metodo biologico con una grande varietà di piante. Alberi, arbusti, un sacco di erbacee perenni e una moltitudine di aromatiche e stagionali trovano spazio negli appezamenti.
La cura del giardino è l'obiettivo e lo sforzo comune dello staff del giardino e dei volontari. Sebbene il giardino sia suddiviso in lotti per ciascuno dei giardinieri residenti che coltiva così il suo pezzetto, la vegetazione fluisce indisturbata da un appezzamento all'altro facendosi ora più ornamentale, ora più ortiva, senza che si notino separazioni evidenti, grazie ad alcune regole comuni, una buona gestione e un sentimento condiviso riguardo a quello che il giardino rappresenta.
Mentre ero lì sono stato accolto da una responsabile del giardino che mi ha illistrato la filosofia del luogo. Gestito da e per la gente del quartiere questo giardino "ha a che fare per il 90% con il benessere delle persone e per il 10% con il giardinaggio" (si capisce che essendo inglesi il dieci per cento è più che sufficiente per i risultati strabilianti che riescono a ottenere! ;-) E infatti ho incontrato persone di tutte le età e provenienze, giardinieri, impiegati in pausa pranzo, un barbone, mamme e i loro bambin*.
Il giardino si presenta piuttosto informale. Una buona progetazione di base tuttavia offre la giusta cornice per il sopravvento della vegetazione. Casuale per come potrà sembrare a occhi inesperti l'arrangiamento delle piante ci sono certi angolini, prospettive e viste di insieme in cui è possibile apprezzare formidabili combinazioni di piante e un infallibile senso del colore, delle forme e dei rapporti di scala fra i diversi elementi assicurando così il generale senso di unità e bellezza. Ottimo lavoro!
giovedì 15 luglio 2010
gardens bring people together
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