La prima cosa che percepisco visitando un giardino è in quale misura esso sia creato e vissuto per sé stessi - per il proprio piacere e la propria utilità personali e della cerchia dei propri cari - e quanto piuttosto sia vissuto in funzione della società, degli altri - siano essi i parenti, i vicini o qualcuno su cui ci teniamo a fare “bella figura”. Io chiamo questa fase: cogliere il sorriso del giardino.
Sì, un po' come se il giardino sorridesse - nei due casi estremi: lo fa perché sta bene e è in pace con se stesso e i suoi eventuali difetti? o perché "deve", tutto tirato e smagliante, per essere sempre all’altezza di quello che potrebbero pensare di lui?
Il giardino è un organismo. Ha una sua individualità che in parte condivide con quella di chi lo coltiva e se ne prende cura e in parte è il frutto del carattere del luogo, delle condizioni del clima e del terreno in cui sorge e della storia, della cultura e delle tradizioni orticole che in quel luogo si sono tramandate.
Un giardino sereno non si preoccupa di essere un po' spettinato, con qualche foglia sul prato, qualche erba selvatica cresciuta in un angolino o lasciata fiorire deliberatamente in mezzo alle aiuole, è ricco di insetti e animali e generoso di fiori e frutti. Non ha paura di essere diverso dai giardini che ha intorno. Sovente spicca per la sua individualità.
E' piacevole in ogni stagione e ha sempre qualcosa da offrire: capsule e bacche in inverno e prati multiformi orlati di brina e montagne di foglie in cui si annidano animaletti in letargo; campanellini e bucaneve ad annunciare l'arrivo della primavera con l'erompere delle foglie dalle gemme e il terreno, costantemente lavorato da un battaglione di affezionati lombrichi, che torna friabile sotto ai piedi; profumi e ronzio d’api e canzoni di uccelli, nuvole di temporale e farfalle, d'estate; gli ultimi fiori, i frutti più dolci e erbe cariche di spighe dorate e brune infruttescenze in autunno.
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Ora ci sono alcuni accorgimenti che è possibile adottare per trasformare il vostro giardino, terrazzo e fioriera in un giardino che sorride.
Prima cosa, siate generosi nel piantare erbe e arbusti, accostandoli nelle aiuole in funzione delle loro esigenze e dell’atmosfera che intendete evocare. Considerate molto attentamente la scelta e la collocazione di uno o più alberi in funzione dello spazio a disposizione e dello sviluppo della pianta a maturità raggiunta. La presenza equilibrata di questi tre strati – erbaceo, arbustivo e arboreo – all’interno del sistema-giardino consente lo strutturarsi di diversi habitat e assicura una altrettanto ricca e variegata e indispensabile presenza di animali, ospiti residenti e di passaggio, nel vostro giardino.
Seconda cosa, prendete tutte le misure affinché il ciclo della materia e dell’energia all’interno del vostro giardino sia a circuito chiuso. Inizialmente, all’atto di costituire un giardino, è facile che sarà necessario apportarvi contributi dall’esterno in termini di ammendanti per il terreno, terra stessa di coltura, concimi e piante. Mano a mano che il giardino cresce e si sviluppa contate sulla sua capacità di rigenerarsi, quindi imparate a curarlo con i principi delle piante stesse che in esso crescono; e reintegrate, per quanto più vi è possibile, le sue energie con l’apporto e la ridistribuzione del materiale che esso stesso produce nel corso dell’anno mediante la trasformazione in compost di erba falciata, foglie e rami e ramaglie risultanti dalle operazioni di potatura.
Terzo, ma non per importanza, coltivate una relazione con il vostro giardino. Frequentatelo in ogni stagione e state attenti a tutti i processi di cui vi renderà partecipi. Ricordate, come dice qualcuno, il miglior concime per le piante è l’ombra del giardiniere.
A smiling garden
A garden needs your help. First inspection. Please, be as careful and respectful as possible, when you're about to enter - even if just for professional reasons - in such a deep and meaningful relationship with someonelse's intimate space. About that which a garden reveals to us of the spirit of its owner, we need to always wonder and never be judging.
The first thing I try and feel when visiting a garden is up to what extent it was created and is now being enjoyed lived by its owners - for their own pleasure and personal use and that of their circle of loved ones - or to which extent it was rather meant to please other people - be they relatives, neighbours or just anyone to impress. I call this stage trying to catch the smile of the garden.
Yes, just as if a garden could smile - so, is it smiling because it feels contented in itself, even if far from being "perfect"? or is that a grin it put on its face in the attempt to always appear up to the standards that people might expect of its performances?
A garden is an organism with its own personality, which it shares with the character of those who look after it and the character of the place itself. This is the result of soil and climate conditions, and of local horticultural traditions that have been handed down in that place.
A self-satisfied garden does not bother being a bit messy at times, with a few leaves on the lawn, some wild grass growing in a corner or deliberately left to flourish in the midst of a flower bed. A nonchalant garden is rich in insects and animals and all kinds of flowers and berries and fruit. It has n shame of being considered different from neighbouring gardens all around. On the contrary it often stands out for its individual character.
It is always welcoming you, in every season, and always willing to share something with you. Throughou winter, nuts and berries and lawns with frost-edged blades of grass and huge heaps of leaves where hibernating animals did hide; snowflakes and snowdrops announcing the arrival of spring with leaves pushing through unfolding buds and hosts of loyal earthworms mixing the soil that turns friable once more; during summer, singing birds and humming bees in the air that's softly fragrant and hovering butterflies and sudden thunderstorms; and autumn brings forth a few more flowers, sweet apples and seedheads of different shades of brown and gold.
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Now there are quite a few things you can do in order to transform your garden, terrace or evn just a planter into a smiling garden.
First, be generous in your plantings: a variety of perennials and shrubs, selected on the basis of your environment and their needs and the overall atmosphere they're meant to evoke. As for trees, consider very carefully the choice and placement of one or more trees depending on the available space and the size of the grown up tree. A balanced presence of herbaceous perennials, shrubs and trees grouped in congruent layers allows the developing of different habitats within the garden which provide an equally diverse and vital presence of animals, visiting and resident guests of your garden.
Second, make sure the energy and matter cycle within yuor garden is a closed circuit one. At first, when creating a garden, you may easily need to import stuff from the outside, in terms of dirt or soil itself, manure and plants of course. In time, as the graden grows and develops, count on its own ability to regenerate itself. Build your own soil through composting and learn how to grow herbs to extract organic remedies for your garden's health.
Last but not least, make friends with your garden. Get to know as much as you can about the it will share with you.
Last but not least, make friends with your garden. Get to know as much as you can about the it will share with you.
Sempre interessanti i tuoi scritti, e quanto amore vi si scopre. Buona settimana
RispondiEliminap.s. vorrei condividere un tuo post Giardinieri con le ali, da far leggere ad una amica giardinicola, spero non ti dispiaccia :)
RispondiEliminacon piacere, Viola, segnala pure quel post alla tua amica.
RispondiEliminasoprattutto con l'arrivo dell'inverno occorre sensibilizzare le persone all'importanza di pratiche di potatura coerenti con i princìpi della moderna arboricoltura e alla professionalità e competenza degli operatori a cui ci si rivolge.
Grazie !:)
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