sabato 4 giugno 2011

Un giardino di parole

a lungo ho cercato una definizione di giardino che potesse abbracciare i molteplici significati che questa parola racchiude, evoca e abbraccia per me. non l'ho trovata nei dizionari, non l'ho trovata nelle tesi di laurea, nei testi per gli addetti ai lavori, raramente ho condiviso a questo proposito il punto di vista dei nuovi professionisti del verde... il giardino è un'estensione della casa, una salotto all'aperto... definizioni di comodo.

un giardino si esprime manifestandosi ai sensi, al di là delle parole.

una vista presa in prestito - a indicare la voglia del giardino di entrare in relazione con il paesaggio intorno, a volte persino tentando di escluderlo ma pur sempre prendendolo in considerazione; un muro di confine, meglio se realizzato con materiali del posto e secondo le tradizioni locali -  a suggerire la voglia del giardino di definire un suo mondo, la sua individualità; un portoncino, un cancello, meglio se rustico e se scricchiola sui cardini - una soglia ben definita, il punto attraverso cui entro ed esco dal giardino; e sentieri, in terra battuta, che si insinuano fra la vegetazione come correnti in un mare spumeggiante di colori.

un giardino come il mare, mai uguale a se stesso eppure certo della sua identità, del suo odore, dei suoi colori. e come maree le stagioni che fanno montare la vegetazione, a onde, si increspa di verde il giardino... e quindi la ritirano, nella terra riposa ogni anno il giardino.
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