mercoledì 26 maggio 2010

Dichiarazione d'Amore ai Giardini di Porta Venezia

Un luogo, considerato nel suo insieme - come un organismo, acquista dignità di soggetto. Questo significa che possiamo interagire con esso e costruire una relazione fatta di scambi. Ci capita continuamente, non potrebbe che essere così, con i luoghi che frequentiamo più assiduamente - casa nostra, il posto di lavoro, la mensa preferita, il bar dietro l'angolo. il più delle volte però non ne siamo consapevoli, non tributiamo agli spazi che ci accolgono, ci nutrono e ci fanno lavorare il rispetto e l'affetto anche che sarebbero loro dovuti. Così non capiamo i loro bisogni, li trascuriamo e può essere che finiamo col non sentirci più a nostro agio in questi spazi.

Riaprire un dialogo coi luoghi che abitiamo - e che ci abitano - può essere una risposta al disagio personale ed esistenziale che tanti di noi vivono. Già, adesso qualcuno mi chiederà come si fa ad aprire un dialogo con un luogo? Cominciate ad osservarlo come se fosse la prima volta che lo vedete. Certe volte capita, quando siamo in vacanza, di visitare un luogo - una spiaggia, un bosco, la sala di un museo, un incrocio fra due stradine, l'interno di una cattedrale o di un ristorantino - e di essere colti da un'ammirazione che stupisce anche noi per quel luogo com'è. Come si presenta ai nostri occhi e a tutti i nostri sensi. Ecco, davvero nulla ci impedisce di provare lo stesso sturpore per i luoghi che frequentiamo quotidianamente.

Liberiamo lo sguardo dai vetri appannati dell'abitudine e trapassiamo con la spensieratezza della nostra curiosità gli strati di polvere e pregiudizi che abbiamo lasciato accumularsi sulla realtà delle cose che abitualmente ci circondano. Esse sono vive e attendono solo di essere percepite da noi in quanto tali.


Provate ad avvicinarvi così a un luogo che già conoscete, per riscoprirne la realtà, la bellezza e la poesia attraverso ciò che di sé rende manifesto. Rimmarrete stupiti dalla quantità di informazioni che attendono di essere comunicate e che sarete in grado di cogliere e apprezzare.


Che il vostro approccio sia uno di rispetto e ricco di gratitudine per questa dimensione della realtà cui vi state avvicinando. può essere d'aiuto un'invocazione allo Spirito del Luogo che vi accingete ad esplorare. Io la formulo pressapoco così prima di varcare la soglia dei Giardini che amo.



"Spirito del Parco, ti riconosco. Riconosco in te lo Spirito degli alberi e degli animali che ti abitano e lo Spirito degli elementi che ti compongono: la terra che ti alimenta, le acque che in te scorrono, il vento che soffiando si insinua fra i tuoi seni e il fuoco sottile che in te circola. Apro il mio cuore alla tua coscienza e alle tue energie con un intento di luce. Grazie"

Entrate nel respiro delle cose che via via vi si presentano e mischiatevi con loro. Penetrate nella loro forma, osservate il mondo dal loro punto di vista. Sentite, nella vostra, la loro coscienza.

"Uno dei punti chiave di cui rendersi conto è che la nostra saggezza personale di esseri umani non è disgiunta dalla forza delle cose in se stesse. Non c'è quindi alcuna separazione fondamenale fra noi e il nostro mondo. Quando riusciamo a sperimentare queste due cose insieme, come una cosa sola, abbiamo accesso all'enorme visione e forza del mondo - scopriamo che sono insite e connesse con la nostra visione personale, col nostro essere. Questa è la scoperta della magia. Non stiamo parlando di una rivelazione intellettuale, bensì di un'esperienza reale. Si tratta del modo in cui effettivamente percepiamo la realtà. Qualsiasi percezione può darci un contatto intenso e completo con la realtà. Ciò che vediamo non deve essere necessariamente bello o speciale; possiamo apprezzare tutto ciò che esiste. Dappertutto c'è una sorta di magia, di qualità vivente. Qualcosa di vivo, di reale, avviene in tutte le cose" (Chögyam Trungpa)

2 commenti:

  1. Sono sempre più contenta di seguire il vostro blog, perché vi trovo una profondità ed una dolcezza di contatto con la natura che mi commuove e dà ossigeno al mio cuore.
    Vi ringrazio a nome della Terra e dei regni della natura ed anche a nome mio.
    Spero che il vostro lavoro , unito a quello di tanti altri affini, sparsi per il mondo,porti sempre più ad uno svegliarsi delle coscienze e ad un sorgere di atteggiamenti nuovi, negli esseri umani, più consoni alla Luce da cui procediamo.
    Grazie e buon lavoro!
    Rosita

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  2. grazie a te, Rosita. sono molto felice delle tue parole e mi unisco al tuo augurio! :-)

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