© Picture by Dave PearsonChe cosa tiene insieme un giardino? che cosa gli conferisce quelle caratteristiche che lo rendono un luogo così attraente al di là dei fiori e dei profumi e delle fronde degli alberi? che cosa resta di un giardino quando tutte le sue qualità più appariscenti sono come riassorbite dalla terra?
What prevents a garden from falling apart? what makes a garden such a special place apart from fragrances and flowers and the canopy of trees? what remains of a garden when all of its most striking qualities are sucked in by the earth?
L'inverno ci regala qualche giorno in cui il tempo è come sospeso e possiamo dare uno sguardo spassionato al nostro giardino. Non è facile, intendiamoci, è come guardarci allo specchio da nudi: saltano all'occhio le cose che non ci piacciono della nostra figura!
Winter grants us a few days when time is as if suspended in the garden and we can thoroughly look at it without the usual expectations for something to bloom. It may not be such an easy task, it's like looking at ourselves in the mirror, with no clothes on: what we don't approve of our looks just stands out then!
Le erbe più ricche di linfa si sono afflosciate su se stesse scoprendo, nel migliore dei casi, alcune piccole gemme a livello del terreno; quelle più ricche di legno svettano rigide e orgogliose fino a spezzarsi. Il tappeto è in larga parte coperto di foglie. Delle specie stagionali, se abbiamo lasciato al loro posto salvie, begonie, canne di vetro e nuove guinea, vanto dell'estate, collassate al suolo, non sarà rimasto che un ammasso informe e molliccio; se invece abbiamo provveduto a sostituirle con viole e ciclamini, questi, ancora tramortiti dal tragitto percorso dai tunnel dove erano coccolati al pieno campo, avranno già perso i primi fiori e appariranno tutti intirizziti dai primi geli per riprendersi soltanto più in avanti con la stagione.
Of beautiful perennials, those with sappy leaves lie on the ground concealing tiny buds at their foot; while those with sturdy stems stand upright till they break. Lawns are likely to be carpeted with leaves all over. As for annuals, if we left any of them in their beds, they will be reduced to a frozen blob by now. If we were sensible enough to replace them, it will take some time for their winter counterparts to settle in and flourish.
Insomma, che cosa resta di tutto lo splendore di cui abbiamo creduto di godere fino a qualche settimane fa? Niente, neanche il ricordo? Oppure, la magia del luogo è ancora lì? I colori della terra, le armonie dei bruni e dei grigi si inseguono dalla corteccia di un prugnolo ai ramoscelli di un viburno? I rossi e gli aranci di bacche e cinorrodi attirano lo sguardo insieme alle gemme scure e appuntite di uno scotano? Un pettirosso ci guarda curioso e affamato, mentre lo osserviamo, e ci rendiamo conto d'un tratto di essere esattamente qui e in nessun altro posto...
So then, what is left of all the beauty we were supposed to enjoy until a few weeks ago? nothing, not even a memory? or is it still there along with the magic of this place? are the colours of the earth, in different shades of brown and grey, chasing each other from blackthorn branches to viburnum twigs? red berries and orange rose hips catch the eye along with the dark and and pointed buds of a smoke bush? An inquisitive and hungry robin is staring back at us as we look at it and we are suddenly aware of being exactly here and nowhere else...
Allora possiamo commuoverci, l'inverno non ci ha rubato il giardino.
We can rejoice then, winter has not stolen our garden from us.

La prima cosa che percepisco visitando un giardino è in quale misura esso sia creato e vissuto per sé stessi - per il proprio piacere e la propria utilità personali e della cerchia dei propri cari - e quanto piuttosto sia vissuto in funzione della società, degli altri - siano essi i parenti, i vicini o qualcuno su cui ci teniamo a fare “bella figura”. Io chiamo questa fase: cogliere il sorriso del giardino.
Il giardino è un organismo. Ha una sua individualità che in parte condivide con quella di chi lo coltiva e se ne prende cura e in parte è il frutto del carattere del luogo, delle condizioni del clima e del terreno in cui sorge e della storia, della cultura e delle tradizioni orticole che in quel luogo si sono tramandate.
E' piacevole in ogni stagione e ha sempre qualcosa da offrire: capsule e bacche in inverno e prati multiformi orlati di brina e montagne di foglie in cui si annidano animaletti in letargo; campanellini e bucaneve ad annunciare l'arrivo della primavera con l'erompere delle foglie dalle gemme e il terreno, costantemente lavorato da un battaglione di affezionati lombrichi, che torna friabile sotto ai piedi; profumi e ronzio d’api e canzoni di uccelli, nuvole di temporale e farfalle, d'estate; gli ultimi fiori, i frutti più dolci e erbe cariche di spighe dorate e brune infruttescenze in autunno.
Seconda cosa, prendete tutte le misure affinché il ciclo della materia e dell’energia all’interno del vostro giardino sia a circuito chiuso. Inizialmente, all’atto di costituire un giardino, è facile che sarà necessario apportarvi contributi dall’esterno in termini di ammendanti per il terreno, terra stessa di coltura, concimi e piante. Mano a mano che il giardino cresce e si sviluppa contate sulla sua capacità di rigenerarsi, quindi imparate a curarlo con i principi delle piante stesse che in esso crescono; e reintegrate, per quanto più vi è possibile, le sue energie con l’apporto e la ridistribuzione del materiale che esso stesso produce nel corso dell’anno mediante la trasformazione in compost di erba falciata, foglie e rami e ramaglie risultanti dalle operazioni di potatura.





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