lunedì 15 marzo 2010

il popolo dei Na'vi










c'è una possibilità che la storia raccontata in Avatar parli di un percorso che prima o dopo ciascuno di noi è chiamato a intraprendere.

Avatar racconta la storia della personale riconnessione con la propria integrità. Pandora, il Popolo dei Na'vi, le forze di occupazione sono in noi. come in noi sono l'eroe e la sua eroina, gli animali selvaggi e quelli ammansiti.

il film descrive il processo
di graduale presa di consapevolezza di uno stato di equilibrio dentro di noi. fluido e in totale armonia fra le sue parti e con noi.

per prendere contatto con questa dimensione è necessario coltivare la quiete e il silenzio - la ricercatrice Grace raccomanda a Jake "rilassati e svuota la mente..." prima di intraprendere il viaggio - altrimenti ci attireremo soltanto guai. strane bestie, incroci fra vipere e lupi si metteranno sulle nostre tracce. allora potrà pararcisi davanti la nostra parte intuitiva con parole dure - sei come un poppante, strilli e non sai cosa fare... - lei, Neytiri, che invece si muove a suo agio in questo spazio e se la rispetteremo potrà diventare nostra alleata.

il processo di esplorazione e presa di coscienza di questo territorio avviene in uno stato vigile e consapevole come quello di veglia ma al tempo stesso fa ricorso a sensi e risorse nostre che raramente attiviamo e che dobbiamo gradualmente esercitare e imparare a padroneggiare.

a un certo punto Grace insegue Jake con caffè e uova cotte al micronde "mangiale, ti devi prendere cura di questo corpo..." il film mostra come durante tutto questo processo sia di vitale importanza non perdere il contatto con quella parte di noi che consideriamo "ordinaria" e dalla quale partiamo per le nostre esplorazioni. dobbiamo imparare a non trascurarla, perché è quella parte stessa che stiamo esplorando da un nuovo punto di vista e con nuovi mezzi.

dovremo imparare a camminare prima, incontrare le nostre belve, vincere la paura dell'acqua, difenderci con il fuoco per allearci con la nostra parte intuitiva e i suoi ascendenti; connetterci con le forze terrestri del cavallo e quindi, dopo aver dato prova di un equilibrio impeccabile nell'uccidere per nutrirci - "una morte netta, sei pronto..." - domare l'animale alato per connetterci alle forze dell'aria.

è facile che nel corso di questo processo escano allo scoperto quelle parti egoiche di noi - il colonnello Miles Quaritch nel film - che ci tengono molto al veicolo attraverso - e dentro - il quale intraprendiamo le nostre esplorazioni e che si sentono immediatamente minacciate e in pericolo di perdere la loro supremazia su di noi. e si opporranno con tutte le loro forze alla nostra presa di consapevolezza di quella terra di pace e bellezza, Pandora, che alberga dentro di noi e di cui siamo i leggittimi fruitori.

per scampare inutili stragi, è sempre meglio evitare il contrasto diretto e procedere molto gradualmente nell'opera. si tratta, infatti, di una conquista pacifica.


the Na'vi People


there
is a chance that the tale we're shown in Avatar is pointing to a path that sooner or later each one of us will walk.

Avatar is the story of our personal reconnection to our own state of unity. Pandora, the Na'vi People, the occupation task forces are all to be found within ourselves. as are the wild and tamed animals, and the hero and his heroine.

the process of
step-by-step acknowledgement of one's original state of inner balance is shown thoughout the film. a dynamic and harmonious state of our different parts with one another and with us.

in order to get in touch with such a dimension we have to cultivate silence and peacefulness.
Grace jokingly warns Jake before sending him to his journey "relax and let your mind go blank..." otherwise we will just get in trouble. strange animals, eerie beast half vipers half wolves will chase us. then our intuitive part may turn up and reproachfully address us - "you are like a baby, making noise, you don't know what to do..." - she instead, Neytiri, moves swiftly at her ease around here and will be one of our allies if we choose to honour her.

exploring and acknowledging this domain is an act of will taking place in a fully conscious and awaken state and yet the senses and faculties with which we are operating, though ours, are seldom used and we need to train them in order to gradually master them.

at one point Grace is chasing Jake with coffe and microwaved eggs
"eat them, you need to take care of this body..." the film shows how vital it is, throughout the whole process, not to lose touch with that everyday life part of us we consider "ordinary" and which is the starting point of our expeditions. we must care for it, for it is this part in fact that we are exploring with new tools and a fresh point of view.

we will have to learn how to walk first and we will have to confront our beasts, win our fear of waters, protect ourselves with fire and meet our intuitive part and her ascendants to become allies with them. connect with the earthly forces of a horse and then, after proving a perfect balance through killing for food - "a clean death, you are ready..." - tame the winged animal in order to connect with the air currents.

throughout this process those ego oriented parts of us - colonel Miles Quaritch in the film - that do care about the vehicle through - and within - which we make our expeditions will become alert and immediately feel undermined and in danger of losing their control over us. they will fight with all their strength against our awakening to that land of quiet and beauty, Pandora, that dwells within ourselves and of which we are the righteous dwellers.

in order to prevent an unecessary slaughter, it's always best to avoid direct contrast and proceed gradually in the work. this is, in fact, a peaceful conquest.


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