Il Teatro del Contagio ripropone in Alcyna la storia di un eroe che non sa darsi pace per le sue oscure origini. A narrarne le vicende è un uomo di oggi a cui è stata raccontata la storia quando era piccolino, un uomo cui è ancora facile identificarsi con l'eroe della sua infanzia: Guerrin Meschino.
Dare vita sul palco alle sue avventure - le battaglie, gli amori, i lunghi viaggi e l'ultima prova, in un crescendo di immedesimazione fra il narratore e l'eroe, coinvolge gli spettatori in un gioco di rimandi e allusioni al loro stesso percorso.
Alcyna, la sibilla ammaliatrice, è l'anima stessa dell'essere umano andata a male per averla confinata negli inferi del nostro inconscio. Se riusciremo a contattarla nuovamente, onorandola, potrà svelarci il segreto regale delle nostre origini.
La Via del Guerriero rappresenta una delle possibilità per ritrovare questo contatto. In scena le arti marziali si fondono al gesto teatrale, e si accompagnano naturalmente alla danza, alla parola poetica, alla musica e al canto.
Questo incontro fra Occidente e Oriente, questa commistione fra cavaliere e samurai evoca la suggestione e l'universalità del tema. Nel giardino incantato di Alcyna potremmo trovare scolpito l'adagio di Katsumoto
花は桜木人は武士 (hana wa sakuragi, hito wa bushi)
"tra gli alberi il ciliegio, tra gli uomini il guerriero"
sabato 12 giugno 2010
Alcyna e la Via del Guerriero
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